In un momento storico contraddistinto da incertezze a causa della pandemia da coronavirus ” La Biologia della gentilezza è un segnale di speranza, verso la giusta ripartenza!
In risposta al luogo comune: essere gentili e miti in una società altamente competitiva e spietata come la nostra è come segno di debolezza! La scienza risponde con dati e numeri: la mente dell’ottimista riesce a portare a termine più facilmente i propri progetti.
Essere gentili, ottimisti e felici non ci fa soltanto vivere meglio e più a lungo, ma soprattutto rappresenta la migliore strategia evolutiva utile alla sopravvivenza, spiega Immaculata De Vivo, scienziata e docente ad Harvard, studiando la connessione tra i TELOMERI (le estremità dei cromosomi) e lo stile di vita.
La professoressa de Vivo da anni studia il legame tra i telomeri, l’alimentazione, il movimento fisico e l’alimentazione; indicazioni basate su evidenze biologiche che dimostrano scientificamente come questi comportamenti migliorino il benessere e l’invecchiamento.
La gentilezza in senso lato proteggendo il nostro DNA ci fa vivere più a lungo e in salute. Osservando il DNA, si è visto che nelle persone che praticano gentilezza, che sono ottimiste, perdonano i torti, esprimono gratitudine, i loro telomeri sono più lunghi rispetto a chi non lo fa. Questo accade perché questi atteggiamenti positivi contrastano i processi infiammatori e lo stress ossidativo che deteriora i telomeri e accelera la comparsa di malattie come il diabete, cancro, disturbi cardiovascolari, demenza e Alzheimer.
Ognuno di noi ha dunque il potere d’influire sul suo stato di salute a breve a lungo termine.
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Pubblicato da Dottoressa Maria Campo
La Dott.ssa Maria Campo, nasce e cresce a Ragusa. Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Catania.
Ha frequentato come interno presso la 2° clinica di Ginecologia ed Ostetricia.
Si è specializzata in Ginecologia ed ostetricia con indirizzo in fisiopatologia della riproduzione umana presso l’ Università di Catania.
Ha eseguito tirocinio pratico ospedaliero presso la 2° clinica Ginecologia ed Ostetricia.
Ha prestato servizio in sala parto, in puerperio, in ginecologia e in sala parto collaborando all’esecuzione d’interventi ostetrici e ginecologici.
Nel 1993 a Marsiglia presso Centre Europeen De Formation e D’Information Des profession De Santè ha effettuato uno stage sulle disfunzioni e la riabilitazione del pavimento pelvico.
Ha lavorato presso il pronto soccorso “Ospedale Busacca di Scicli”.
Ha lavorato come dirigente medico presso l’unità operativa di Medicina e Chirurgia , Accettazione ed urgenze presso l’Azienda ospedaliera di Ragusa.
Tutt’oggi lavora come dirigente medico presso l’ V.O di Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda ospedaliera di Ragusa.
E’ responsabile dell’ambulatorio di uro dinamica e dell’incontinenza urinaria femminile.
Si occupa di dolore pelvico cronico, vulvodinia e della patologia urogenitale.
Si è formata nell’applicazione dell’uro dinamica nello studio delle disfunzioni del pavimento pelvico e della continenza urinaria.
Ha eseguito un uro stage: società Italica di uro dinamica, continenza neuro-urologica, pavimento pelvico.
Nel 2011 presso Istituto Europeo di Oncologia della scuola di patologia genitale, ha partecipato ad un corso base di “patologia cervicale” e colposcopia.
Sta collaborando con il Dott. F. Murina per il dolore pelvico cronico e la vulvodinia.
Socia e referente per la regione Sicilia delle Associazioni Nazionali Onlus AIV e VIVA che si occupano di ricerca nell’ambito del dolore pelvico cronico e della vulvodinia.
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