Negli ultimi anni l’utilizzo di probiotici sta entrando sempre più nella nostra pratica clinica, affiancando e qualche volta anche sostituendo la terapia farmacologica.
Irrinunciabile diventa fare chiarezza sull’intricato mondo dei batteri e le loro possibili applicazioni.
L’uomo ospita più cellule batteriche che tissutali, che hanno funzioni trofiche, immunitarie e metaboliche.
Il Microbiota può considerarsi un “organo” che ha un ruolo fondamentale per il corretto sviluppo dell’individuo e del suo stare bene.
Nasce a questo punto l’esigenza di definire che cosa è il microbiota e cosa s’intende per microbioma.
Il microbiota è l’insieme di microrganismi che vivono in simbiosi con esseri pluricellulari che formano apparati.
Abbiamo così microbioti specifici in quegli apparati che stanno a contatto in qualche modo con l’esterno: l’apparato digerente, respiratorio, genito-urinario e tegumentario.
L’evoluzione della specie umana, durante milioni di anni, ha permesso un contatto della stessa con ambienti diversi e microrganismi di tutte le specie, determinando una selezione naturale.
Conoscere i vari microbioti sarebbe riduttivo; bisogna capire come funziona questo equilibrio e cosa succede quando viene interrotto.
Disturbi cardiovascolari, obesità, sindrome metabolica, diabete, oggi sappiamo che possono essere una disfunzione o disbiosi del microbiota intestinale.
Ma cosa s’intende allora per Microbioma?
Il termine indica il patrimonio genetico del microbiota.
A questo punto nasce spontaneo chiedersi come modificare il microbioma per quanto riguarda l’insorgenza di alcune malattie.
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