L’attività cerebrale è strettamente connessa con il buon funzionamento ormonale.
La cessazione del ciclo ormonale determina una serie di modificazioni e cambiamenti a carico del corpo femminile; ma ciò che colpisce di più la donna di oggi, sempre più poliedrica, pronta a far carriera e a fronteggiare le mille incombenze familiari, è la mancanza di questo ” bagno estrogenico” a livello cerebrale. Per cui come nel periodo del post-partum, avviene un aumento dei livelli dell’enzima MAO-A (monoammino ossidasi di classe A), che depotenzia le molecole, che mediano il trasferimento d’informazioni tra i neuroni; tra queste la serotonina.
Le donne in menopausa parlano di “nebbia mentale”, cioè di un rallentamento delle funzioni mentali e cognitive: hanno difficoltà di concentrazione nel mettere in ordine e velocizzare tutte le loro iniziative che prima effettuavano con molta precisione e in poco tempo.
Il rallentamento cognitivo può essere dovuto ad un effetto diretto delle variazioni ormonali, sulle funzioni neuronali e ad un effetto indiretto, determinato dall’alterazione del ciclo sonno-veglia e quindi dalla qualità del sonno; il sonno non è più riposante, continuo e profondo: diminuisce la fase REM, che è la fase dei sogni correlata alla memoria a breve e a lungo termine. A tutto ciò non dobbiamo dimenticare le vampate notturne, accompagnate da sporadiche tachicardie.
Che dire?? Donne anche questo è un momento di cambiamento e come sempre anche questa volta CE LA FAREMO!!
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