Per atrofia vulvovaginale s’intende la condizione di alterato nutrimento dei tessuti vulvo-vestibolari. L’essenza dell’alterazione del nutrimento si manifesta tramite un assottigliamento della regione vulvo-vestibolare.
Con la cessazione delle mestruazioni, molte donne vanno incontro ad una sintomatologia che si manifesta principalmente con secchezza vaginale e con la modificazione della percezione dolorosa; ovviamente questo mina la vita intima della donna avendo delle conseguenze negative nella sua quotidianità.
Ad oggi sono diverse le cure ormonali per alleviare i sintomi della menopausa: cure a base di estrogeni e androgeni, laserterapia, ecc. I bioidentici rappresentano, ad esempio, una frontiera naturale per il benessere della donna in menopausa.
Detto ciò, ci si sta avviando all’utilizzo di una nuova tecnica che, tramite l’uso di uno specifico device, veicola ossigeno ad alta concentrazione; questo creando un ambiente microaerofilo, quindi più ricco dal punto di vista della ossigenazione, agisce inoltre sugli aspetti di sovra crescita batterica, che convivono bene in una situazione di alterato trofismo e quindi di modificazione dell’assetto vulvo-vestibolare.
L’inserimento del device è semplice e la possibilità di utilizzarlo a vari livelli della vagina (il vestibolo, la parte media della vagina e la zona più interna), consente di avere un target differente d’azione, di ossigenazione del tessuto e di modificazione del trofismo. La modificazione dell’orientamento del device permette di raggiungere tutti i punti della vagina. Nella seconda fase, l’utilizzo di acido ialuronico, trova una mucosa già pronta ad accettare in maniera efficace e risolutoria il funzionamento della tecnica.
Questa, oltre ad essere minimamente invasiva, permette la personalizzazione della terapia.
La Dott.ssa Maria Campo, nasce e cresce a Ragusa. Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Catania.
Ha frequentato come interno presso la 2° clinica di Ginecologia ed Ostetricia.
Si è specializzata in Ginecologia ed ostetricia con indirizzo in fisiopatologia della riproduzione umana presso l’ Università di Catania.
Ha eseguito tirocinio pratico ospedaliero presso la 2° clinica Ginecologia ed Ostetricia.
Ha prestato servizio in sala parto, in puerperio, in ginecologia e in sala parto collaborando all’esecuzione d’interventi ostetrici e ginecologici.
Nel 1993 a Marsiglia presso Centre Europeen De Formation e D’Information Des profession De Santè ha effettuato uno stage sulle disfunzioni e la riabilitazione del pavimento pelvico.
Ha lavorato presso il pronto soccorso “Ospedale Busacca di Scicli”.
Ha lavorato come dirigente medico presso l’unità operativa di Medicina e Chirurgia , Accettazione ed urgenze presso l’Azienda ospedaliera di Ragusa.
Tutt’oggi lavora come dirigente medico presso l’ V.O di Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda ospedaliera di Ragusa.
E’ responsabile dell’ambulatorio di uro dinamica e dell’incontinenza urinaria femminile.
Si occupa di dolore pelvico cronico, vulvodinia e della patologia urogenitale.
Si è formata nell’applicazione dell’uro dinamica nello studio delle disfunzioni del pavimento pelvico e della continenza urinaria.
Ha eseguito un uro stage: società Italica di uro dinamica, continenza neuro-urologica, pavimento pelvico.
Nel 2011 presso Istituto Europeo di Oncologia della scuola di patologia genitale, ha partecipato ad un corso base di “patologia cervicale” e colposcopia.
Sta collaborando con il Dott. F. Murina per il dolore pelvico cronico e la vulvodinia.
Socia e referente per la regione Sicilia delle Associazioni Nazionali Onlus AIV e VIVA che si occupano di ricerca nell’ambito del dolore pelvico cronico e della vulvodinia.
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