Il pavimento pelvico è quell’insieme di strati muscolari e legamentosi che vanno a chiudere le pelvi, costituendo una vera e propria anca muscolare che fa da contenitore a tutti gli organi endopelvici.
Il pavimento pelvico, il più delle volte è uno “sconosciuto”, che ha però una grande funzione durante tutta la vita di ogni donna e subisce dei cambiamenti in base alle fasi della vita, dettati appunto dalle variazioni ormonali e dall’indebolimento delle strutture fasciali e muscolari.
Durante tutto l’arco biologico della vita di una donna si verificano due fattori causali principali:
- La GRAVIDANZA e il PARTO determinano uno stiramento ed un aumento delle pressioni a cui viene sottoposto il pavimento pelvico. Tre sono i principali meccanismi di danno al pavimento pelvico: trauma meccanico, danno miogeno al muscolo elevatore dell’ano e sfintere anale; danno neurologico, a carico dei nervi del muscolo elevatore dell’ano; lesione del connettivo fasciale e sfiancamento dello hiautus uro-genitale.
- In MENOPAUSA abbiamo un calo degli estrogeni e del progesterone che influenza il trofismo del tratto uro-genitale; abbiamo infatti una diminuzione del tono muscolare, indebolimento del supporto fasciale, riduzione della potenzialità muscolare striata del diaframma uro-genitale.
Da qui l’importanza degli estrogeni e del progesterone nel mantenere integro il pavimento pelvico.
Questa parte anatomica è strettamente collegata al senso d’identità e alla propria sessualità.
I sintomi riferiti da ogni donna variano in base a:
- FATTORI AMBIENTALI (ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la propria esistenza);
- FATTORI PERSONALI (sesso, razza, età, stile di vita, abitudini, educazione ricevuta, capacità di adattamento, background sociale, istruzione, professione svolta).
Ogni donna deve sempre prendere coscienza del proprio pavimento pelvico, in quanto deve essere accompagnato, trattato e sostenuto durante tutto l’arco della sua vita.
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